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Carica bidirezionale: la Sua auto elettrica come accumulatore di energia

7. Marzo 2023

Momento della lettura: minuti

Carica bidirezionale: la Sua auto elettrica come accumulatore di energia

Fiona Bösiger

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Di giorno è in viaggio con la Sua auto elettrica e di sera sfrutta la corrente elettrica della batteria dell’auto per cucinare e guardare la televisione. Le sembra fantascienza? Questa tecnologia esiste già: la carica bidirezionale. In questo articolo scoprirà come funziona la carica bidirezionale, dove può essere impiegata e quali auto elettriche sono adatte a tale scopo.

L’auto elettrica possiede una batteria che viene ricaricata con corrente elettrica da una stazione di ricarica. Ma se l’auto elettrica rima inattiva per un periodo prolungato senza essere utilizzata, la batteria si scarica lentamente. Ma come sarebbe se potessimo reimmettere questa energia nella rete e riutilizzarla? La carica bidirezionale rende possibile proprio questo.

Cos'è la carica bidirezionale?

La carica bidirezionale significa che la batteria di un’auto elettrica può essere sia caricata che scaricata su una stazione di ricarica. Come lascia presumere il nome, la corrente può essere diretta in due direzioni. In questo caso, la batteria dell’auto elettrica svolge una funzione supplementare come stoccaggio temporaneo per l’energia.

Una capacità importante, perché per la maggior parte del tempo molte auto elettriche rimangono inutilizzate nel parcheggio, perdendo lentamente la energia elettrica durante il processo. Grazie alla carica bidirezionale, è possibile continuare a utilizzare questa energia, ad esempio per supportare l’alimentazione elettrica della Sua casa. Inoltre, in tempi di consumo elettrico elevato, servono come fonti di energia alternative.

Dove viene impiegata la carica bidirezionale?

Di mattina, quando tutte le aziende avviano le loro macchine contemporaneamente o quando, alla fine del lavoro, tutti utilizzano i loro apparecchi elettrici a casa: nel fabbisogno energetico quotidiano, ci sono sempre momenti in cui viene consumata una quantità particolarmente elevata di corrente elettrica Questi cosiddetti picchi producono costi elevati. Perché, a causa della grande richiesta di energia, è necessario ricorrere a fonti di energia speciali, che sono significativamente più costose. L’energia proveniente dalle batterie dell’auto consente il Peak Shaving.

Peak Shaving

Le situazioni in cui vengono consumate quantità eccezionalmente elevate di corrente elettrica vengono definite picchi di carico. Al momento, questi picchi di carico vengono compensati da cosiddetti impianti di picco. Tuttavia, questo può essere molto costoso. Un’alternativa a ciò è il Peak Shaving. Peak Shaving definisce il livellamento dei picchi di carico durante il consumo di corrente. In questo caso, durante il picco si fa ricorso a una fonte di energia alternativa, come ad esempio la batteria dell’auto. Dopo il picco, la batteria può essere ricaricata, spostando e attenuando il picco.

Per reimmettere la corrente elettrica dall’auto elettrica nella rete, esistono diverse possibilità. Queste vengono spesso definite con l’abbreviazione V2X (Vehicle-to-Everything). Qui Le abbiamo preparato una panoramica delle quattro varianti più note:

V2H: Vehicle-to-Home

Nel caso del V2H, l’auto elettrica viene sfruttata come sistema di accumulo per l’alimentazione della casa. Questa soluzione è particolarmente interessante se possiede una casa di proprietà con impianto fotovoltaico, poiché può accumulare la Sua corrente elettrica propria e reimmetterla nella rete.

Se, con l’impianto fotovoltaico, produce più corrente elettrica di quanto Le serve, ma non la può immagazzinare nell’auto elettrica, la corrente può essere venduta alla rete. Questa è una buona idea, per esempio, quando è in vacanza. Se ha bisogno di più elettricità di quella che produce, può acquistarla. Tuttavia, questa costa di più di quanto riceve per la vendita della Sua energia solare propria. Come proprietario o proprietaria di una casa, V2H conviene in quanto può immagazzinare la Sua corrente elettrica propria e quindi rendersi più indipendente dalla rete elettrica.

Esempio:

Una famiglia con 4 persone che vive in una casa unifamiliare ha bisogno di circa 5.200 kWh all’anno. Le batterie auto più grandi attualmente disponibili accumulano circa 100 kWh. Di conseguenza, un’autobatteria può immagazzinare all’incirca la quantità di energia elettrica necessaria a una famiglia di quattro persone per una settimana.

V2L: Vehicle-to-Load

La variante V2L consente l’alimentazione di apparecchi esterni. Attraverso una presa tradizionale con 3,6 kW è possibile caricare ad esempio un laptop o una batteria di un’e-bike. In particolare, per gli appassionati di campeggio, questo è un ottimo modo per alimentare le attrezzature del camper, come la macchina del caffè o un condizionatore portatile.

V2G: Vehicle-to-Grid

Con la soluzione V2G, lo scarico viene immesso in modo mirato nella rete elettrica. In un momento in cui la corrente elettrica prodotta dall’energia solare o eolica è insufficiente, si può ricorrere alla batteria dell’auto. Qui il problema sta nel fatto che l’energia nell’auto elettrica viene immagazzinata sotto forma di corrente continua (CC). Tuttavia, la rete elettrica richiede corrente alternata (CA). Di conseguenza, l’auto deve convertire la corrente continua in corrente alternata oppure è necessaria una wallbox che esegue la conversione.
Nel frattempo esistono varie possibilità V2G. In Svizzera, tuttavia, il tutto è ancora in fase di sviluppo e attualmente non è molto diffuso.

V2B: Vehicle-to-Building

V2B funziona in modo simile a Vehicle-to-Home. La differenza sta nel fatto che, con V2B, più auto alimentano con corrente elettrica un grande edificio, condomini o edifici commerciali.

Quali veicoli supportano la carica bidirezionale?

Finora solo pochi produttori europei supportano la carica bidirezionale. La situazione è diversa per i veicoli di produttori asiatici. In queste auto elettriche la carica bidirezionale è possibile, in quanto la porta di ricarica Chademo dal Giappone è concepita per la carica bidirezionale per impostazione predefinita. Nel nostro articolo scoprirà quali diversi tipi di connettore esistono e a cosa sono destinati.

Si chiede quali auto elettriche supportano la carica bidirezionale? Scopra modelli interessanti su AutoScout24 che consentono la carica bidirezionale:

La wallbox deve essere adatta: la premessa per poter caricare in modo bidirezionale

Per poter caricare in modo bidirezionale, l’infrastruttura di carica deve essere adeguata. Ciò significa che non solo la Sua auto elettrica, ma anche la Sua wallbox deve supportare questa tecnologia. Il problema: una wallbox che consente la carica bidirezionale è molto costosa rispetto alle wallbox unidirezionali. Una wallbox bidirezionale del tipo V2H con 10 kW, ad esempio, costa ben 18.000 franchi, mentre una wallbox unidirezionale del tipo EM2GO con caricatore di CA e 22 kW costa solo 850 franchi.
Prima di prendere una decisione, Le consigliamo di informarsi in modo esauriente sui costi e di verificare se è possibile installare una wallbox bidirezionale in casa Sua. In questo modo approfitterà a lungo termine della carica bidirezionale.

Conclusione: la carica bidirezionale ha un grande potenziale

In Svizzera mancano ancora alcuni passi prima che la carica bidirezionale diventi lo standard e sia effettivamente possibile compensare i picchi. La carica bidirezionale non risolve nemmeno il problema imminente della carenza di elettricità in inverno. Tuttavia, c’è molto potenziale per il futuro. In particolare, le proprietarie o i proprietari di abitazione approfittano della carica bidirezionale, in quanto sfruttano la corrente elettrica dell’auto elettrica per la loro casa, risparmiando così sui costi.

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Fiona Bösiger

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